Ex distilleria Giuffrida
L’idea della distilleria a Pozzallo era assai buona. Ubicata in prossimità della stazione, i fratelli catanesi Francesco e Pietro Giuffrida presero quel lotto di terreno potendo contare su una forza lavoro di più di duecento pozzallesi. Ricchezza e prosperità erano sinonimi per quella fabbrica che produceva alcool dall’estrazione delle carrube. In quel sito c’erano diversi uffici, magazzini, garage e vasche enormi. Una torre in cemento che ancora oggi regge in piedi nonostante l’usura del tempo.
Rappresentante della ditta era il sig. Alfio Nicolosi. Lo stabilimento smise l'attività il 21 dicembre 1949. "In occasione delle feste natalizie - dissero i due fratelli proprietari - e al fine di procedere ad una messa a punto degli impianti, è necessario sospendere la produzione". "Duecentotrenta operai - scrive Paolo Monello in "La memoria e il futuro" (2006) - rimasero a casa e solo 62 furono trattenuti in servizio. Venti giorni dopo la Camera del lavoro chiese alla direzione dello stabilimento quando fosse prevista l'apertura. Poco convincente la risposta: "Nessuno di noi può stabilirlo con certezza - risposero dagli uffici della Giuffrida - almeno fino a quando durerà la crisi del commercio dell'alcol".
La fabbrica non riaprì più, lasciando senza lavoro tantissimi pozzallesi. Abbandonato per diversi decenni, l'edificio è stato acquistato negli anni Ottanta dai fratelli Spadaro di Ispica, proprietari, ad oggi, dell’antico e vetusto immobile.
PH.: MASSIMO ASSENZA
